Delitto di Gambolò, arrestati i fratelli sinti
Devono rispondere di omicidio; sono in carcere a Pavia. Gli investigatori non avrebbero ancora chiarito chi abbia effettivamente sparato. I carabinieri stanno valutando anche la posizione della fidanzata di uno dei due.
Il provvedimento era nell'aria ma si è concretizzato soltanto dopo le 2 di questa notte: i carabinieri hanno formalizzato l'arresto di Johnny Bianchi 26 anni e del fratello Mike, 31 anni, nomadi sinti residente a Gambolò. Devono rispondere dell'omicidio di Driss Sabiri, 30 anni, marocchino residente a Vigevano, morto ieri pomeriggio in ospedale a qualche ora di distanza dal suo ferimento, avvenuto con un colpo di fucile esploso in pieno petto alle 14 a casa di Mike Bianchi. Chi abbia sparato però non è ancora chiaro: la donna ed il marocchino che accompagnava la vittima sosterrebbero sia stato Mike Bianchi che però accuserebbe il fratello che a sua volta confermerebbe la sua versione. Alla base di quello che appare un regolamento di conti potrebbe esserci un motivo passionale. Sabiri si era accordato con i fratelli Bianchi per sposare la fidanzata di Mike e ottenere così la cittadinanza italiana. Un matrimonio di facciata, che però potrebbe nascondere una vera relazione tra i due. Da lì la necessità di un chiarimento culminato con l'omicidio. Nel corso della perquisizione avvenuta nella casa dell'omicidio i carabinieri del capitano Rocco Papaleo avrebbero rinvenuto altre armi oltre al fucile che ha sparato e centinaia di munizioni, tutte detenute illegalmente. Al vaglio c'è anche la posizione della fidanzata di Mike Bianchi, una ragazza gambolese di 23 anni: occorre capire se è stata coinvolta suo malgrado nell'accaduto o viceversa ha avuto un ruolo attivo in quella che appare sempre più come una trappola ben organizzata.