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Delitto di Gambolò: il colpo a bruciapelo e il giallo della pistola

L'autopsia sul corpo di Driss Sabiri, 30 anni, ucciso mercoledì alle 14 a Gambolò ha confermato il colpo di fucile sparato da distanza ravvicinata. L'udienza di convalida dell'arresto per i due fratelli di origine sinti su cui pende l'accusa di omicidio v

18 Aprile 2014 - 22:12

Delitto di Gambolò: il colpo a bruciapelo e il giallo della pistola
Il delitto di Gambolò col passare delle ore assume contorni sempre più definiti. L'autopsia ha confermato che la vittima, Driss Sabiri, 30 anni di origine marocchina, ma residente a Vigevano, è stato ucciso da un colpo di fucile da caccia sparato a distanza ravvicinata. Forse addirittura appoggiato al corpo. La rosa di pallini si è conficcata nel fianco del marocchino e lo ha devastato negli organi interni. Il fucile era nelle mani di uno dei due fratelli Bianchi, nomadi di origine sinti. Mike, 31 anni, agli arresti domiciliari nella casa di via Roma 74 a Gambolò, oppure Johnny, 26 anni. Il primo dei due convive con una ragazza italiana, incinta di pochi mesi, che risiede con lui in via Roma 74. Mercoledì attendevano l'arrivo di Sabiri con cui avrebbero dovuto combinare un matrimonio fittizio, per consentire al marocchino di regolarizzare la sua posizione in Italia. Ma la scoperta di una possibile relazione amorosa con Sabiri avrebbe scatenato le ire della famiglia BIanchi. I fratelli attendevano il marocchino anche per "chiarire" la questione. E il Driss Sabiri è arrivato mercoledì alle 14 in compagnia di un connazionale. È Johnny a dichiarare di aver visto l'arma. Ma è l'unico ad avere fornito questa versione. L'amico del Sabiri ha invece smentito che fossero arrivati con la pistola. E mentre la ragazza incinta e lo stesso marocchino affermano che a sparare sia stato Mike la versione di entrambi i fratelli è invece diversa. Mike sostiene che a sparare sia stato Johhny e quest'ultimo si autoaccusa. In pratica, Johhny avrebbe visto la pistola e per questo avrebbe sparato. Le versioni restano così talmente contrastanti che resta ancora difficile capire l'esatta dinamica dell'omicidio.
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