Processo Stasi: i giudici dispongono nuovi accertamenti
Accolte tutte le richieste della pubblica accusa e della parte civile: esami sul capello trovato in mano alla vittima e verrà ripetuta la "camminata" dell'imputato nella casa del massacro. Disposto anche il sequestro della bicicletta da donna nera nella d
I giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano hanno accolto tutte le richieste relative a nuovi accertamenti avanzate sia dalla pubblica accusa, sostenuta dalla dottoressa Laura Barbaini che dall'avvocato Gianluigi Tizzoni, che assiste la famiglia Poggi. E' quello che è stato stabilito questa mattina a Milano nel processo a carico di Alberto Stasi, 30 anni, accusato dell'omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco nel 2007. In particolare i giudici hanno disposti gli esami, mai effettuati, per individuare il Dna mitocondriale di un capello castano chiaro trovato nel palmo della mano sinistra della vittima e la ripetizione della "camminata" di Stasi sulla scena del crimine, estendendola anche ai primi due gradini della scala che conduce alla taverna e in fondo alla quale era stato trovato il corpo di Chiara. I giudici hanno inoltre disposto anche il sequestro della bicicletta nera a donna nella disponibilità dell'imputato. La famiglia Poggi, attraverso il proprio avvocato, ha dato la piena disponibilità per la ripetizione dell'esame della camminata e hanno espresso soddisfazione per la decisione. I giudici avrebbero già nominato i periti che si occuperanno dei rilievi. L'udienza è stata poi aggiornata al 14 maggio.