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Vigevano, furto di rame al depuratore: i liquami non trattati finiscono nel Ticino

Trafugate alcune centinaia di metri di cavi, l'impianto va in tilt. Il Parco del Ticino avvia il monitoraggo delle acque.

08 Maggio 2014 - 16:51

Vigevano, furto di rame al depuratore: i liquami non trattati finiscono nel Ticino
Hanno razziato alcune centinaia di metri di cavi di rami per un bottino di almeno 40 mila euro i ladri che questa notte hanno preso di mira il depuratore di Vigevano. Un danno, quello economico, al quale si è affiancato, almeno potenzialmente, quello ambientale: il furto dei cavi ha infatti causato un black-out che ha bloccato tutte le attrezzature informatiche e di controllo dell'impianto. Il risultato è stato che le acque che avrebbero dovuto essere trattate e depurate prima di essere immesse nel Ticino, sono finite direttamente nel fiume. «La vigilanza del Parco del Ticino - fa sapere una nota dell'ente di Magenta - ha avviato immediatamente il monitoraggio delle acque che al momento non presentano alterazioni visibili. Per maggiore sicurezza - conclude la nota - gli uffici tecnici del Parco hanno provveduto a chiedere l'intervento di Arpa Lombardia, dipartimento di Pavia, per avviare un monitoraggio sulla qualità delle acque del Ticino a monte e a valle del punto di immissione». Sull'accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri.
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