Porto e alterazione di armi e possesso di segni distintivi contraffatti. Sono le accuse dalle quali dovrà difendersi G.L., 72 anni, ex-guardia giurata oggi pensionato e incensurato residente a Cilavegna, arrestato dai carabinieri che ieri, nella sua casa, hanno trovato un vero e proprio arsenale. Armi sulla cui provenienza e sul cui utilizzo sono in corso gli accertamenti da parte degli uomini del capitano Papaleo. L'operazione, condotta dai militari del nucleo operativo e radiomobile e da quelli delle stazioni di Mortara e San Giorgio, è scattata ieri dopo una segnalazione che ha riferito della presenza all'interno del Bar Roma di via Gramsci a Cilavegna di un uomo armato. I carabinieri sono arrivati sul posto e hanno accertato che l'ex guardia giurata aveva con sé una Smit&Wesson 357 Magnum, arma regolarmente detenuta ma il cui porto non è autorizzato. A quel punto i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare che ha portato al rinvenimento di una doppietta Stahl calibro 12, una carabina Franchi Para calibro 12, un fucile Breda calibro 12 regolarmente denunciato ma con le canne mozzate; un silenziatore artigianale, una Beretta calibro 9 corto, una Beretta 9x21 regolarmente denunciata; due baionette, una sciabola, due machete e una spada katana oltre a numerosi proiettili e a placche metalliche con i distintivi dei carabinieri, dei vigili del fuoco e della polizia, un paio di mannelle e un lampeggiante. Secondo quanto accertato dai militari G.L. si sarebbe presentato armato nel bar perché sabato mattina aveva avuto un violento alterco con alcuni avventori per l'utilizzo dei videopoker che era finito a spintoni.