Sette anni senza una risposta. Da quel 13 agosto 2007 ci sono più interrogativi che certezze sulla morte di Chiara Poggi, la ventiseienne di Garlasco, trucidata nella sua casa di via Pascoli. «Per tutta la città è una ricorrenza triste - commenta il sindaco Pietro Farina - perché ricorda a tutti quello che è accaduto e che rinnova la sete di giustizia. Quella stessa giustizia che la famiglia Poggi, con la sua straordinaria compostezza, merita davvero». Un ricordo, quello di Chiara, che l'amministrazione comunale ha voluto perpetuare con una borsa di studio. «E' un modo per ricordarla - aggiunge Farina - Anche quest'anno la assegneremo a fine settembre». E proprio in quei giorni saranno depositate le nuove perizie del processo-bis a carico di Alberto Stasi, 30 anni, all'epoca dei fatti fidanzato della vittima e unico ad essere indagato prima ed imputato poi della sua morte, che riguardano la bicicletta da poco sequestrata, il capello trovato nelle mani della vittima e la sua camminata sulla scena del delitto. La prossima udienza è fissata per l'8 ottobre.
