Uno spreco infinito. Il nuovo palasport di via Gravellona sta diventando il simbolo dell'incuria: erbacce che avvolgono sia il perimetro che gli spazi interni, mattoni "a vista" a causa dell'intonaco scrostato, vetrate sporchissime e finestre rotte. E' questo lo stato in crisi è ridotto il complesso costato 14 milioni di euro. Pubblici. La struttura, inaugurata nel 2010, è ora qualcosa di molto vicino ad un rudere. Erbacce in tutti gli spazi, segno dell'assoluta mancanza di manutenzione di uno spazio pubblico che, nato per essere uno strumento polifunzionale, aspetta ancora di avere vita, restando quello che qualcuno aveva ipotizzato prima che in quello spazio sorgesse la struttura: la classica cattedrale nel deserto.