Il fidanzato la teneva in un appartamento di Garlasco, vietandole di uscire sotto la minaccia di una pistola. La ragazza, una polacca di 21 anni, è stata liberata da un blitz dei carabinieri.
L'operazione, la notte scorsa, è stata coordinata dall'Interpol, da dove solo qualche ora prima era arrivata la segnalazione di una ragazza segregata. La madre si era rivolta nella giornata di ieri alla stazione di polizia del piccolo centro polacco in cui risiede e aveva presentato denuncia. Dopo una serie di verifiche si è appurato che la giovane si trovava a Garlasco e in serata la centrale operativa dell'Interpol di Roma ha attivato i carabinieri della locale stazione, che hanno localizzato l'appartamento in via Mulino e intorno alla mezzanotte hanno fatto irruzione insieme ai colleghi della compagnia di Vigevano. La giovane stava dormendo mentre il compagno, un albanese di 28 anni, non era in casa e non è stato rintracciato. In compenso sono stati trovati il suo passaporto e la pistola usata per minacciare la ragazza, un'arma per altro rivelatasi giocattolo, sembra allo scopo di costringerla ad abortire. L'albanese è stato denunciato per minacce aggravate e violenza privata, non essendo emersi gli estremi per contestare il sequestro di persona. Denunciato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina anche il garlaschese di 59 anni proprietario dell'appartamento e di un altro contiguo in cui c'erano quattro rumeni.