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Omicidio Chiapparoli, le perizie non confermano l'infermità mentale di Ina Celma al momento del fatto

La donna era stata assolta in primo grado per vizio parziale di mente. Ma ora per la difesa potrebbe diventare tutto più complicato.

22 Novembre 2014 - 16:50

Omicidio Chiapparoli, le perizie non confermano l'infermità mentale di Ina Celma al momento del fatto

Impossibile determinare se Ina Celma, la donna di 37 anni che il 18 ottobre 2011 ha accoltellato, uccidendolo, l'insegnante vigevanese Marco Chiapparoli, 35 anni, nella loro casa di Carisolo (Trento) fosse capace di intendere e di volere quando ha impugnato l'arma. Solo le conclusioni alle quale sono arrivati i periti a pochi giorni dalla prima udienza d'appello, fissata per il 1° dicembre. Se l'indiscrezione fosse confermata il quadro della vicenda potrebbe cambiare radicalmente perché la difesa dovrebbe provare, e non sarebbe facile, una connessione diretta tra i problemi psichiatrici della donna e l'omicidio. Per quell'episodio Ina Celma era stata assolta in primo grado e ricoverata all'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere (Mantova)


@L'INFORMATORE

Umberto Zanichelli

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