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Adescava i ragazzini in treno, resta in carcere

Eugenio Birarda, 55 anni, pregiudicato di Seveso (Monza-Brianza) nega ogni addebito. Ma il giudice ha ritenuto il quattordicenne che lo accusa pienamente credibile ed attendibile.

28 Novembre 2014 - 16:13

Adescava i ragazzini in treno, resta in carcere
Resta in carcere Eugenio Birarda, 55 anni, il pregiudicato di Seveso (Monza-Brianza) arrestato lunedì dai carabinieri della stazione di Vigevano con l'accusa di violenza sessuale su minori. Lo ha stabilito il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Pavia, Carlo Pasta dopo l'interrogatorio di convalida avvenuto ieri. Birarda era stato bloccato dai militari del capitano Papaleo non lontano da via della Gioia dove aveva molestato alcuni ragazzi. Con sé l'uomo aveva un taccuino sul quale aveva annotati nomi, età ed indirizzi dei ragazzi, tutti poco più che quattordicenni, che aveva adescato chiedendo sesso in cambio di 3 o 4 euro. Proprio attraverso quel taccuino i carabinieri erano riusciti a risalire ad un quattordicenne italiano che era stato ripetutamente molestato dal pedofilo. Il Gip di Pavia ha giudicato la parte offesa pienamente credibile sia per la coerenza delle dichiarazioni rese sia per le modalità del fermo del pedofilo. Birarda ha negato ogni addebito sostenendo di essere stato incastrato, per altro senza sapere indicare per quali ragioni. L'uomo resta perciò in carcere a Pavia. I carabinieri invece indagano per risalire agli altri ragazzi molestati che l'uomo incontrava principalmente sui treni della Lomellina, ma anche su quelli delle regioni confinanti.

@L'INFORMATORE
Umberto Zanichelli
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