Ci solo altre tre persone, due uomini di 31 e 44 anni ed una donna di 25 anni, tutti di nazionalità rumena, indagati nell'ambito dello scandalo che, lo scorso ottobre, ha investito il santuario delle Bozzole di Garlasco e ha causato l'allontanamento del rettore, don Gregorio Vitali, 70 anni, che secondo il racconto del rumeno Flavius Savu, nell'arco di pochi mesi avrebbe versato una ingentissima somma di denaro per consumare rapporti omosessuali con una serie di partners che in parte lo stesso Savu gli procurava. I nuovi indagati devono rispondere in un caso dell'estorsione ai danni del sacerdote, che sarebbe stato costretto a pagare per evitare lo scandalo e della truffa ai danni di una pensionata di 79 anni di Vigevano che, in pochi mesi, averebbe dato a loro 27 mila euro per le cure della figlia di Savu che, le era stato raccontato, era affetta da una gravissima malattina. Uno dei due rumeni infine deve rispondere delle false dichiarazioni rese all'autorità giudiziaria, per aver negato di aver avuto un incontro sessuale con don Gregorio.