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21 Marzo 2015 - 12:37
Ma il fatto che Carera possa essere in qualche modo collegato al Coffee Time di via Silva viene seccamente smentito dal titolare stesso del bar, Fabio Carera: «Mio fratello non è né gestore né titolare del Coffee Time. Ognuno ha la sua famiglia e ognuno ha il suo lavoro. Con la mia attività lavorativa non c’entra nulla. Ovvio che mi dispiace, è mio fratello». Anche sui fatti Fabio Carera replica: «Il Coffe Time non è un luogo dello spaccio. C’è stata una grossa stupidaggine che ha fatto mio fratello, ma non qui. Ritengo che collegare l’attività di spaccio al Coffee Time sia sbagliato». Il fratello di Fabio Carera, però, frequentava il bar: «Io ho un bar, in centro a Vigevano, a mio fratello dovrei dire di non venire a bere nel mio locale? È una cosa assurda. E forse potrebbe essere successo, molto raramente, che mi ha dato una mano. Ma solo raramente». Nell’abitazione di Massimo Carera, a Cassolnovo, i carabinieri hanno anche trovato una pistola di piccolo calibro. La cocaina è stata sequestrata, poteva rendere, dopo il taglio e lo spaccio, circa 150 mila euro. L’operazione è stata condotta, dopo una lunga e meticolosa indagine, con auto civetta dei carabinieri coordinati dal comandante della compagnia di Vigevano Rocco Papaleo e dal comandante del nucleo radiomobile e operativo tenente Michele Minetti. Le indagini proseguono.
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Bruno Romani
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