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Vigevano, vuole che i medici si occupino della compagna. "Ho una pistola", paura al Pronto soccorso

L'uomo, un agente di polizia penitenziaria di Novara, verrà denunciato dai carabinieri

16 Maggio 2015 - 21:15

Vigevano, vuole che i medici si occupino della compagna. "Ho una pistola", paura al Pronto soccorso

A suo giudizio il personale del Pronto soccorso dell'ospedale di Vigevano non stava prestando la dovuta attenzione alla sua compagna, una donna di 59 anni con la quale vive a Gravellona che, cadendo accidentalmente, si era procurata una ferita alla testa, per la quale era stata medicata e trattenuta in osservazione in astanteria. Proprio quella lunga attesa aveva infastidito a tal punto la donna che aveva deciso di lasciare il reparto per raggiungere la Chirurgia da cui era stata rimbalzata. E tornata al Pronto soccorso, in quel momento impegnato con un codice rosso e quattro codici gialli, aveva visto il suo codice verde diventare addirittura bianco. In quel frangente allora lui, 46 anni, agente di polizia penitenziaria di Novara, ha perso la pazienza. Prima ha suonato all'impazzata il campanello dell'accettazione, poi ha preso a calci la porta d'accesso al reparto e infine ha minacciato il personale sostenendo di essere armato. Cosa vera, perché con sé aveva la sua Beretta 92 Fs, che non ha mai comunque estratto dalla fondina. Per il movimento episodio, avvenuto al Pronto soccorso a cavallo della mezzanotte, l'uomo nelle prossime ore sarà denunciato dai carabinieri per minacce, violenza e interruzione di pubblico servizio.

@L'INFORMATORE
Umberto Zanichelli

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