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22 Giugno 2015 - 18:21
Ad inchiodarlo sono stati gli accertamenti scientifici del Ris di Parma sui residui del suo Dna, raccolti nel bar di Dorno nel quale, il 29 novembre di cinque anni fa, aveva compiuto una rapina da 11 mila euro. F.T., 27 anni, pregiudicato albanese residente a Tromello è stato denunciato a piede libero per rapina. Ma una mano ai carabinieri l’ha data lui stesso raccontando al bar, sotto l’effetto dell’alcol, di aver compiuto il colpo e di non essere mai stato identificato. La notizia, raccolta da una fonte confidenziale, ha messo i militari sulla strada giusta: grazie al suo Dna, ottenuto perché indagato per un’altra vicenda, è stato possibile incrociare i profili e metterlo con le spalle al muro. L’albanese aveva agito intorno alle 2.30 di notte quando il bar Tijuana di piazza Dante a Dorno stava per chiudere. Con due complici il giovane aveva aggredito il figlio del titolare che era stato immobilizzato con del nastro adesivo e chiuso in bagno, da dove era uscito dopo un’ora per dare l’allarme.
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Umberto Zanichelli
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