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04 Settembre 2015 - 17:21
Sulle modalità della prestazione e sul prezzo, però, non c'era stato accordo e per quel motivo è nato un violento litigio con i nordafricani e relativa rottura di un vetro con macchie di sangue trovate per terra. Il 65enne, poi, nella mattinata di mercoledì scorso 2 settembre, ha deciso di denunciare ai carabinieri il fatto, compreso il furto di un'arma detenuta in casa. La storia, però, non ha convinto i militari di Vigevano che ieri hanno cercato di fare chiarezza sull'episodio. Uno dei tre nordafricani è stato identificato, si tratterebbe di un algerino di 34 anni, domiciliato a Vigevano e la sua abitazione è stata perquisita. Convive con una donna vigevanese di 54 anni, pregiudicata. Nella loro cantina i militari hanno trovato 100 grammi di hashish e per questo i due sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio. Non è scattato l'arresto visto che la cantina era di fatto aperta e accessibile. Anche su questo aspetto dell'intricata vicenda le indagini proseguono. I carabinieri, infine, ieri sono tornati anche nella casa del vigevanese e con loro sorpresa hanno trovato le armi legalmente detenute: una pistola calibro 22 e un fucile da caccia. Per questo l'uomo è stato denunciato per calunnia e simulazione di reato. Resta da capire per quale motivo abbia inscenato l'intera vicenda sulle armi rubate. Ora scatterà anche l'emissione di un provvedimento di diniego alla detenzione delle stesse.
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Bruno Romani
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