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Morta nella notte dopo un intervento chirurgico a Vigevano la «mamma jihadista»

È morta questa mattina alle 4 in ospedale a Vigevano Assunta Buonfiglio, la casalinga di 60 anni in carcere dal 1° luglio per terrorismo con l’accusa di aver aderito con tutta la famiglia all’Isis.  

06 Ottobre 2015 - 19:02

Morta nella notte dopo un intervento chirurgico a Vigevano la «mamma jihadista»

Dopo un periodo di detenzione a San Vittore la donna, residente a Inzago (Milano), ad agosto era stata trasferita nel carcere dei Piccolini a Vigevano. La scorsa settimana era stata ricoverata in ospedale con una grave occlusione intestinale. Giovedì era stata operata e il decorso post-operatorio sembrava positivo, ma la notte scorsa ha avuto un improvviso arresto cardiaco, che potrebbe essere stato determinato da un’embolia polmonare. Tutti i tentativi di rianimarla sono stati vani.
La donna era stata arrestata il 1° luglio per associazione a delinquere finalizzata al terrorismo nell’ambito di un’inchiesta della procura distrettuale di Milano. Con lei erano finiti in carcere il marito e la figlia maggiore, mentre due parenti albanesi erano stati arrestati dall’Interpol in Albania. Secondo gli investigatori tutta la famiglia, convertita all’Islam, stava per trasferirsi in Siria per unirsi all’Isis, raggiungendo la figlia minore Maria Giulia Sergio che già è andata a combattere la Jihad, la guerra santa, al fianco delle truppe del Califfato.
Proprio ieri il gip di Milano aveva accolto la richiesta di scarcerazione per Assunta Buonfiglio e per il marito, concedendo loro i domiciliari. Una volta dimessa dall’ospedale, questione di giorni, sarebbe potuta tornare a casa. Invece una complicanza l’ha stroncata. Le cause del decesso saranno stabilite dall’autopsia, richiesta dagli stessi sanitari dell’ospedale.

L’INFORMATORE
Claudio Bressani

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