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15 Gennaio 2016 - 17:04
Ha stampato dei buoni scuola fasulli, approfittando del suo ruolo di caporeparto dell'Ipercoop e poi rivenduto gli stessi. In due anni la cifra truffata sarebbe di circa 30 mila euro. Ma non solo, approfittando di una sostituzione, ha potuto avere accesso al magazzino dove ha rubato 50 smarthphone per un valore totale di 25 mila euro. Il caporeparto M.P. 41 anni, residente a Vigevano, è stato incastrato dalle indagini degli agenti del commissariato di polizia di Vigevano coordinati dal vice questore Anna Leuci. Assieme a lui la polizia ha denunciato anche altri quattro soggetti coinvolti nella vendita per ricettazione: avevano accettato di smerciare i buoni. Sono M.M. una donna di 54 anni, residente ad Abbiategrasso, operaia; A.L. 40 anni, di Vigevano, disoccupato; e i due fratelli S.C. e G.C. di 52 e 47 anni, entrambi residenti a Vigevano anche loro senza lavoro. La vicenda è venuta alla luce a settembre, quando la direzione del supermercato Ipercoop situato all’interno del centro commerciale “Il Ducale” aveva sorpreso una cliente, collega di lavoro dell’operaia di Abbiategrasso, mentre incassava dei buoni scuola per un totale di 100 euro risultati contraffatti. Questa cliente è risultata poi estranea alla vicenda, ma ha messo in luce che qualcosa non quadrava nel bilancio del settore. L’intera partita di telefonini e i buoni scuola (identici a quelli regolari) sono stati rivenduti in prima battuta, dal dipendente al 40enne di Vigevano, il quale poi li ha smerciati a sua volta. Tutti i soggetti denunciati sono incensurati. Solo il 47 enne G.C. di Vigevano è risultato già noto alle forze di polizia.
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