Operazione "Piccolo Ponte": i carabinieri arrestano tre trafficanti di droga

Volevano riprendere il controllo del mercato dello spaccio di una vasta porzione dell'hinterland milanese. E per farlo non hanno esitato a rubare oltre 150 chili di hashish che una organizzazione gestita da nordafricani stava per smerciare. Giovedì mattina i carabinieri di Vigevano, guidati dal capitano Rocco Papaleo, hanno concluso l'operazione "Piccolo Ponte", facendo scattare le manette ai polsi di Antonino Vitale, detto "Toni l'americano", 52 anni, un pezzo grosso della criminalità organizzata milanese, già boss del quartiere Stadera negli anni Novanta, residente a Vellezzo Bellini; Matteo Michael Vitale, 28 anni, barista di Rozzano (Milano) e Roberto Hudorovic, 34 anni, detto Bobo, che vive in un campo nomadi di Pieve del Cairo. Devono rispondere di furto e detenzione di ingenti quantitativi di droga ai fini dello spaccio. L'indagine era partita a gennaio dopo l'arresto a Rozzano di un barista e della sua compagna che, nella propria abitazione, custodivano 150 chili di hashish e 6 chili di cocaina purissima. L'hashish era quello rubato da un furgone parcheggiato in via Campania a Rozzano, che gli arrestati avevano individuato tenendo d'occhio i pusher nordaficani. L'indagine dei militari ha accertato inoltre che Vitale, già condannato a 26 anni di carcere per vari reati tra cui anche l'omicidio, il capo della banda, aveva allacciato rapporti con alcuni Rom che aveva conosciuto in carcere per costitutire una rete di spaccio tra Rozzano e Pieve Emanuele, sul versante Milanese e Velezzo Bellini, Mezzana Bigli e Sannazzaro, che gestiva dal ristorante di famiglia, a Sannazzaro, ritenuta la base logistica della banda. Nell'abitazione di "Toni l'americano", a Velezzo Bellini, i carabinieri hanno trovato 60 mila euro nascosti all'interno di una mensola appositamente predisposta. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere milanese di San Vittore.

@L'INFORMATORE

Umberto Zanichelli