Uccise il vicino di casa, condanna all'ergastolo

 L’imputato, Ersilio Poggi, 49 anni, di Garlasco, arrestato dai carabinieri due ore dopo i fatti e da allora in carcere, ha potuto beneficiare dello sconto di un terzo di pena previsto dall’abbreviato, ma la riduzione è stata compensata dall’aggravante contestata, la premeditazione, e dai reati accessori di lesioni personali e minacce nei confronti di uno dei figli di Renzo Moretto, che era intervenuto per difendere il padre restando a sua volta ferito. Renzo Moretto, 75 anni, quella mattina del 7 luglio del 2015, sta rientrando a casa a piedi, in vicolo Vienna, una delle laterali di corso Cavour a Garlasco (nella foto). Si alza sempre prestissimo il pensionato perché si occupa del ritiro dei giornali per conto di una vicina edicola, un lavoretto che faceva per arrotondare la pensione. Nel vicolo trova ad aspettarlo, forse appostato in una rientranza, un individuo combinato in modo davvero strano: occhiali da sole, berrettino in testa, ma soprattutto volto cosparso di schiuma da barba e asciugamano sulle spalle, come se si fosse appena alzato dalla sedia di un barbiere. Nonostante il camuffamento, Moretti lo riconosce: è Ersilio Poggi, un pizzaiolo che abita a 200 metri da casa sua. L’uomo lo avvicina e gli punta contro qualcosa che sulle prime, forse per effetto del travestimento, viene ritenuto un rasoio e che invece poi si rivelerà un coltello da cucina. Lo minaccia, gli chiede dei soldi: forse vuole quelli che Moretto aveva vinto il giorno prima alle slot in un bar, sotto gli occhi di Poggi, non una grossa cifra per altro. Il pensionato ribatte di mettere via il coltello. Poi parte un fendente, che raggiunge Moretto all’addome, vicino all’ombelico. Trasportato in ospedale in gravissime condizioni, Moretto muore il 29 luglio.

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