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30 Giugno 2016 - 18:54
E’ previsto per domani l’interrogatorio di Roberto Garini, 51 anni, l’operatore socio-sanitario al policlinico San Matteo di Pavia, accusato di omicidio volontario aggravato per aver ucciso Emanuela Preceruti, 44 anni, la donna con la quale da un anno aveva una relazione che proprio nelle scorse settimana si era esaurita. Una situazione di tensione crescente che è esplosa martedì sera quando al termine dell’ennesimo litigio l’uomo ha impugnato la pistola Tanfoglio calibro 9 che deteneva regolarmente e con la quale, dopo aver fatto irruzione nell’appartamento attiguo al suo dove la donna abitava con la figlia di 12 anni, ha sparato almeno dieci colpi. In quei concitati momenti un colpo ha ferito di rimbalzo anche la ragazzina che, fingendosi morta, si è salvata la vita. Ora è ricoverata al policlinico di Pavia anche per la lesione ad una caviglia che si è procurata durante la fuga. L’interrogatorio dovrà fare luce sul movente del delitto, nato certamente dalla gelosia dell’uomo ma forse non solo. Oggi invece è stata effettuata l’autopsia sul corpo della vittima raggiunta da almeno cinque proiettili, ma forse anche di più: Garini, appassionato di tiro sportivo, sino ad un anno fa si esercitava due o tre volte alla settimana al poligono.
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Umberto Zanichelli
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