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Dai domiciliari minacciava una vittima: per lui si spalancano le porte del carcere

Era agli arresti domiciliari, concessi dal Giudice al termine dell'operazione Cave Canem che nella notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana ha portato all'arresto di 24 persone ed alla denuncia di altre 56. Ma il domicilio era proprio attiguo

14 Luglio 2016 - 17:01

Dai domiciliari minacciava una vittima: per lui si spalancano le porte del carcere

Ieri pomeriggio, su ordine del Tribunale di Pavia, per lui si sono spalancate le porte del carcere per violazione degli obblighi impostigli dalla misura alternativa. In particolare il Bongiovanni, dipendente dell'impresa Edil Carnevale di Gambolò, era agli arresti nell'appartamento accanto a quello di una delle vittime dell'organizzazione, Corrado Fuso. Nonostante l'obbligo dei domiciliari, secondo quanto accertato dalle forze dell'ordine, Bongiovanni violava non solo il divieto di comunicare con persone estranee al nucelo familiare, ma avrebbe pianificato, insieme ad altri soggetti ora oggetto di una ulteriore indagine da parte dei Carabinieri di Vigevano, un'azione criminosa nei confronti del Fuso, già vittima, come ricordato, di atti intimidatori emersi nel corso della complessa indagine che aveva sgominato l'organizzazione criminale operante a Vigevano ed in Lomellina. Bongiovanni è stato associato alla casa di reclusione dei Piccolini.

 

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