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10 Agosto 2016 - 17:39
Un telefonino è stato ritrovato dagli agenti della polizia penitenziaria all'interno della sezione a regime penitenziario aperto del carcere dei Piccolini. A darne notizia è Donato Capece, segretario generale del Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria. «Il telefono è stato rinvenuto in una cella della sezione detentiva a regime penitenziario aperto - spiega - soggetta alla cosiddetta vigilanza dinamica che riduce al minimo i controlli di sicurezza e la vigilanza da parte degli agenti. Solo qualche mese fa, nella stessa sezione, erano stati ritrovati altri quattro telefoni. Al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria - continua Capece - chiediamo interventi concreti come ad esempio la dotazione al personale di una adeguata strumentazione tecnologica in grado di contrastare l'indebito uso di telefoni cellulari e di altri strumenti elettronici da parte dei detenuti». Sull'accaduto interviene anche Alfonso Greco che del Sappe è il segretario regionale per la Lombardia. «Se è vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle dalle 8 alle 10 ore al giorno - dice - è altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attività lavorative e che, anzi, molti trascorrono le giornate senza fare nulla. Ed è grave - conclude Greco - che sia aumentato il numero degli eventi critici nelle carceri italiane da quando sono stati introdotti la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario aperto».
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Umberto Zanichelli
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