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Caso Prata, il fascicolo trasmesso alla Procura di Brescia

Abuso d’ufficio, violazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento nei confronti di alcuni soggetti appartenenti all’organizzazione criminale stroncata il 7 luglio scorso dai carabinieri di Vigevano. Il fascicolo di indagine relativo alla dottoressa Sabr

25 Agosto 2016 - 15:50

Caso Prata, il fascicolo trasmesso alla Procura di Brescia

Tocchera? ai colleghi bresciani accertare le ipotesi di accuse formulate dai pm pavesi che hanno coordinato l’inchiesta “Cave canem”, che aveva portato all’arresto di 24 persone ed alla denuncia di altre 56. Tra queste ultime anche la giudice di pace, indagata dalla Procura pavese e denunciata dai carabinieri di Vigevano. Secondo le ipotesi di accusa formulate a suo carico dai magistrati del capoluogo, la dottoressa Prata avrebbe assunto diversi comportamenti “anomali”. In particolare l’analisi degli atti di indagine avrebbe permesso ai pm di individuare quattro episodi ove la dottoressa Prata avrebbe favorito Massimo Merlin, riconosciuto nell’ordinanza del gip come il capo dell’organizzazione criminale sgominata dai carabinieri del capitano Rocco Papaleo. Un rapporto, secondo quanto emerge dalle carte, piu? che di conoscenza tra la giudice e Merlin, avendo la stessa avuto una relazione e una lunga convivenza con l’uomo. E pure dopo la fine della relazione, secondo quanto emerge dalla Procura pavese, tra la giudice e il Merlin i contatti telefonici sarebbero stati pressoche? quotidiani. Al punto che nel corso delle intercettazioni, sulle 15 mila effettuate sull’utenza telefonica di quello che gli inquirenti ritengono il capo dell’organizzazione, piu? di 2500 sono conversazioni e sms tra la giudice e lo stesso Merlin. Tanto da indurre i pm a ritenere che uno dei punti di forza dell’organizzazione fosse proprio la capacita? di acquisire informazioni riservate. A dimostrazione di questa tesi, il fatto che una delle persone coinvolte nella maxi retata del luglio scorso, proprio grazie all’interessamento e all’azione della giudice, avrebbe ottenuto un esito favorevole rispetto ad una vertenza che aveva in corso. Nel dossier inviato a Brescia ci sarebbero a carico della dottoressa Prata anche due episodi del passato che erano stati contestati dall’allora Procura di Vigevano.

 

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