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02 Dicembre 2016 - 18:57
«Gli accertamenti sono attualmente in corso – ha spiegato il Governatore della Lombardia Roberto Maroni (nella foto) – come è previsto in questi casi. L'emergenza è stata gestita grazie a un grande lavoro di squadra. L'importante è che la crisi si sia risolta». Anche il prefetto di Pavia Erminia Rosa Cesari ha evidenziato quest'ultimo aspetto: «C'è stato un grande lavoro da parte di tutti, ora stiamo aspettando ulteriori dati sull'analisi dell'aria». «Il piano di emergenza – ha fatto sapere l'assessore regionale all'ambiente Claudia Terzi – è scattato immediatamente e portato a termine con grande competenza e serietà. Ora entriamo nella fase del monitoraggio costante degli inquinanti, sia aria sia acqua e terreni, insieme ad Arpa intervenuta subito sul luogo dell'incidente. «La situazione è sotto controllo» ha rassicurato Giuseppe Ricci, responsabile raffinazione e commerciale di Eni, spiegando che la struttura coinvolta nell'incendio è attualmente in fase di raffreddamento. «Persiste una piccola fiammella all'uscita di un reattore, che lasciamo innescata affinché i vapori che possono uscire siano bruciati completamente». Per il momento nessuna certezza sulla causa che ha scatenato l'incendio: «Presumiamo sia di natura tecnica – ha spiegato Ricci – Abbiamo già nominato un team di investigazione interna, che nelle prossime settimane si occuperà di trovare la causa radice e di analizzare la sequenza degli accadimenti. Tutti i sistemi e le procedure di sicurezza sono state attivate tempestivamente e non ci sono state conseguenze sull'incolumità delle persone. Anche durante l'emergenza il resto della raffineria è comunque rimasto in funzione. L'impianto interessato dall'incendio è nuovo e presenta una tecnologia innovativa che permette di convertire l'olio combustibile in benzina e gasolio. È il fiore all'occhiello di Eni, l'evento ci ha scosso perché ha coinvolto un impianto così moderno. I danni sono importanti, li quantificheremo nelle prossime settimane. Non ci saranno comunque conseguenze per i lavoratori – ha precisato Ricci – La zona est, infatti, è meno del dieci per cento di tutta la raffineria e l'impianto coinvolto è una porzione. Stiamo rivedendo l'assetto della raffineria per mantenere il livello di produzione che avevamo prima. Ma la raffineria marcia e marcerà alla massima produzione».
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