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19 Dicembre 2016 - 18:03
L'avevano convinta a lasciare la sua casa di Verona per raggiungere la Lomellina con la prospettiva di un lavoro come badante. Invece una volta arrivata a Vigevano era stata indotta a prostituirsi dopo essere stata minacciata di morte. Lei, una nigeriana di 22 anni, aveva rifiutato e così la coppia di suoi connazionali dei quali si era fidata le aveva sottratto lo smartphone spiegandole che le sarebbe stato restituito solo a fronte di un pagamento di 100 euro, vale a dire il suo compenso settimanale per prostituirsi. A fine novembre la ragazza ha chiesto aiuto ai volontari della Croce Azzurra che l'hanno indirizzata ai carabinier. I militari nell'arco di qualche settimana hanno identificato e denunciato i due nigeriani. A.F., 25 anni, pregiudicato domiciliato a Vigevano e H.E., 26 anni, come lui pregiudicata, residente a Vigevano, dovranno rispondere dei reati di induzione e sfruttamento della prostituzione.
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Umberto Zanichelli
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