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15 Febbraio 2017 - 11:30
Nelle loro telefonate la cocaina era "la bella" e l'eroina "la brutta". E i loro clienti, che arrivavano da tutta la Lomellina e anche dalla confinanti province del Piemonte, li incontravano ogni giorno in un luogo diverso. Una precauzione che però non è servita. I carabinieri di Vigevano hanno fatto scattare le manette ai polsi di J.E., 28 anni, B.A., 29 anni e M.M., 24 anni, marocchini, due domiciliati nel Milanese e uno a Vigevano, sequestrando quasi due etti di droga tra cocaina ed eroina per un valore di 10 mila euro. Il giro dei tre pusher, secondo quanto appurato dai militari del capitano Rocco Papaleo, era di almeno 150 mila euro al mese. L'operazione, coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Pavia, Giorgio Reposo e dal sostituto procuratore Andrea Zanoncelli, ha permesso di accertare che i tre spacciavano su un ampio territorio compreso tra i Comuni di Vigevano, Parona, Cilavegna, Nicorvo, Castelnovetto e Sant'Angelo Lomellina. Dell'attività dei tre spacciatori i carabinieri erano venuti a conoscenza già nella primavera dello scorso anno quando era partita l'indagine. I pusher vendevano l'eroina a 20 euro al grammo e la cocaina a 60 euro a dose da mezzo grammo. Le indagini proseguono ora per ricostruire la rete di complicità sulla quale i tre potevano contare e per identificare il maggior numero possibile di clienti stimato in diverse centinaia.
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Umberto Zanichelli
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