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Furti di rame, una sinergia tra Enel e carabinieri per contrastare il fenomeno

L'obiettivo è trovare soluzioni mirare per prevenire e contrastare il fenomeno.

27 Febbraio 2017 - 18:32

Furti di rame, una sinergia tra Enel e carabinieri per contrastare il fenomeno

La ricerca di soluzioni mirate per prevenire e contrastare il fenomeno dei furti di rame. E' l'obiettivo dell'incontro che si è svolto questa mattina a Milano tra i rappresentanti di e-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete di distribuzione elettrica, la securty aziendale ed i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Pavia. I furti di rame rappresentano un problema diffuso che causa l'interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica, delle telecomunicazioni e del trasporto ferroviario. Nel corso dell'incontro al quale hanno preso parte il colonnello Stefano Nencioni e il capitano Roberto Valvano dei carabinieri di Pavia; Vincenzo Luozzo, responsabile di e-distribuzione per la Lombardia e Danilo Farina. responsabile esercizio rete per Lombardia, sono state presentate delle sofisticate tecnologie grazie alle quali è possibile effettuare una attività di monitoraggio delle rete elettrica di media e bassa tensione e che consentono di intervenire da remoto per isolare il tratto di rete danneggiato. Questo consente di accorciare in modo significativo i tempi di interruzione dell'erogazione. «La collaborazione tra Istituzioni pubbliche e aziende private è fondamentale per il contrasto di alcuni reati emergenti come il furto di rame - ha commentato il colonnello Nencioni  - Oltre al danno provocato alle aziende ci preoccupano principalmente le ripercussioni che colpiscono la collettività. È una piaga diffusa in tutta Italia che crea disagi e disservizi che incidono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini e sul processo produttivo del nostro Paese. Ci troviamo, inoltre, di fronte a reati che spesso nascondono la mano della criminalità organizzata. Per questo l’attività di prevenzione diventa strategica in quanto non solo mira ad impedire che si consumi la sottrazione di rame, ma anche a togliere “manodopera” alle organizzazioni criminali. Un sistema che si alimenta anche sfruttando le persone e costringendole a compiere questi reati; sono proprio queste ultime che talvolta rimangono vittime di incidenti mentre si accingono a rubare il rame».

@L'INFORMATORE

Umberto Zanichelli

 

 

 

 

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