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Spaccio di cocaina, sgominato dai Carabinieri di Vigevano un gruppo criminale: 20 arresti e 23 denunciati

Dalle prime luci dell'alba è in corso una vasta operazione dei Carabinieri di Vigevano, supportati supportati dai colleghi del Comando di Novara, del Nucleo Cinofili di Lecco e del Nucleo Elicotteri di Bergamo. Oltre 100 militari dell’Arma stanno eseguend

21 Marzo 2017 - 16:24

Spaccio di cocaina, sgominato dai Carabinieri di Vigevano un gruppo criminale: 20 arresti e 23 denunciati

Un vero e proprio gruppo criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Cocaina in particolare, tanto da assumerne in totale controllo sul mercato di Vigevano e della Lomellina. Le indagini dei Carabinieri di Vigevano che nel mese di luglio 2016, avevano disarticolato un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi e dedita anche alla commissione di gravi delitti quali estorsioni, rapine, incendi, danneggiamenti mediante esplosioni di armi da fuoco ed ordigni artigianali, ed altro ancora, portando alla luce la cosiddetta “Gomorra” di Vigevano e che aveva consentito complessivamente l’arresto di 45 persone, sono proseguite in relazione ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti ed in particolar modo in relazione allo smercio della cocaina nei locali della città. Dall'alba di oggi i Carabinieri di Vigevano, coadiuvati da quelli delle Compagnie di Novara e Stradella, coordinati dal Procuratore Capo della Repubblica  Giorgio Reposo e diretti dal Procuratore Aggiunto  Mario Venditti e dal sostituto procuratore  Ethel Matilde Ancona, hanno eseguito una misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Pavia, nei confronti di 18 soggetti (indagandone in stato di libertà, nell’ambito dello stesso procedimento altri 23), resisi responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti . Tra le persone oggetto di perquisizione due si sono aggiunte agli arrestati perché trovate in possesso di quantitativi di cocaina tali da non poterne giustificare la detenzione per uso personale, portando così il numero delle persone sottoposte a limitazione della libertà personale a 20. Un totale che, sommando le due fasi dell’operazione, arriva a 65 arrestati e quasi 90 denunciati in stato di libertà. Come quanto accaduto nel mese di luglio, anche questa “costola” di indagine, ha confermato trattarsi a tutti gli effetti di un modello delinquenziale che ha tentato di assumere il pieno controllo della città ducale, grazie ad una marcata penetrazione nel tessuto sociale e commerciale e con aderenze in alcuni settori della pubblica amministrazione che ne hanno amplificato la pericolosità. Questa parte di attività investigativa è stata denominata “coffe time” in quanto nel linguaggio allusivo intercorso tra gli spacciatori e i loro clienti spesso per fissare l’appuntamento per gli acquisti di droga dicevano frasi del tipo: “…il tempo di un caffè”, ci vediamo tra dieci minuti per il caffè” ecc…, dove i minuti indicavano il numero di grammi di cocaina richiesti. Fulcro dello spaccio in città era zona Piazza Mercato ed in particolare un pub ivi ubicato, frequentatissimo, ma anche altri due bar del centro e l’esterno di almeno due pizzerie. In particolare mentre nei pub e nei bar avveniva lo smercio della cocaina, anche ad opera dei proprietari, presso le due pizzerie avveniva, ad opera dei soli pizzaioli e ad insaputa dei proprietari, lo smercio della marijuana. L’operazione, in fase di riscontro, ha già consentito l’arresto in flagranza di reato di 15 persone e la denuncia in stato di libertà di altre 3, il recupero di numerose armi 9 pistole, 1 fucile semiautomatico, 1 fucile “a canne mozze”, 1 fucile a pompa, 4 carabine con sistemi di precisione ottici (armi sequestrate, sia corte che lunghe, con matricola abrasa o provento di furto), 1 penna/pistola, una bomba artigianale, migliaia di cartucce e proiettili, nonché passamontagna e maschere per compiere rapine.

@ L'INFORMATORE 

 

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