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25 Luglio 2017 - 16:17
Cinque persone, delle quali quattro sarebbero vigevanesi, arrestate e altre 17 denunciate. E' il bilancio dell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Pavia e dall'Ufficio antifrode della Direzione centrale accertamento dell'Agenzia delle Entrate. I militari delle Fiamme Gialle hanno scoperto un gruppo, composto da imprenditori e professionisti che, attraverso la compravendita di fittizi crediti d'imposta, ha tratto vantaggi illeciti. I finanzieri hanno posto sotto sequestro beni mobili ed immobili per un valore di 7 milioni di euro. Il meccanismo della frode era piuttosto articolato. Nella prima fase prevedeva la costituzione di società che, attraverso l'emissione di false fatture, generavano crediti di imposta fasulli. In un secondo momento i crediti venivano ceduti ad altre società, anch'esse "scatole vuote" che avevano la funzione di filtro tra le prime società e gli effettivi utilizzatori dei crediti d'imposta fasulli. L'ultimo passaggio era la cessione dei crediti d'imposta fasulli alle società utilizzatrici. Per riuscire nella complessa operazione è stato necessaria la consulenza di professionisti nel campo tributario che hanno suggerito il frazionamento, in centinaia di modelli F24, dei pagamenti delle imposte e dei contributi previdenziali per somme sempre inferiori ai 5 mila euro. In questo modo è stato possibile servirsi dei sistemi di "home banking" e non quelli telematici dell'Agenzia delle Entrate che sono obbligatori per legge.
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