Ottobiano, commissario di pista investito dalle moto. "I piloti si sono fermati subito"

I due motociclisti che venerdì pomeriggio hanno travolto e ucciso il commissario di pista Bruno De Paoli, 68 anni, sul circuito di Ottobiano si sarebbero fermati subito. Così almeno sostiene, in contrasto con la ricostruzione dei carabinieri che hanno denunciato i due, dei quali uno minorenne, per omicidio colposo ed omissione di soccorso, una nota della struttura di Ottobiano. "Le attività sul tracciato si sono interrotte in pochi secondi - è la ricostruzione di quei momenti drammatici - per permettere ai soccorritori di lavorare in sicurezza. I due piloti coinvolti si sono fermati subito sulla scena dei soccorsi presentandosi in seguito spontaneamente in segreteria prima che venisse fatto l'annuncio in lingua francese. Al momento dell'incidente - prosegue la nota - non era in corso alcuna gara né prove in vista di alcun tipo di gara. Nonostante non si trattasse di una competizione ma di una giornata di prove libere per appassionati di motocross, sul tracciato erano presenti sia i commissari di percorso che i mezzi di soccorso. Si tratta di misure attuate per garantire ai piloti le condizioni di massima sicurezza". Poi un pensiero per Bruno De Paoli, appassionato di motori ed esperto commissario che tra l'altro si occupava della formazione dei giovani colleghi. "Tutta la famiglia di Ottobiano è vicina ai cari e agli amici di Bruno - continua la nota - Anche per volontà della sua famiglia, nel corso della giornata di sabato, l'attività della pista è ripresa regolarmente e continua come sempre con la massima serietà". Bruno Di Paola è morto per le conseguenze dell'urto con due moto, una Ktm ed una Yamaha, che lo hanno travolto mentre si era avvicinato ad un motociclista caduto per accertarsi che non avesse subìto conseguenze. La salma è stata trasferita a Pavia dove è prevista l'autopsia.