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16 Febbraio 2018 - 09:17
Violenza sessuale, riduzione in schiavitù, stato di incapacità procurato mediante violenza e violenza privata. Sono le accuse a carico dei cinque componenti della "baby-gang" arrestati la scorsa primavera a Mortara. Ieri si è svolta l'udienza al Tribunale per i Minorenni che si è chiusa con le richiesta di una condanna a cinque anni di reclusione e altre due a quattro anni con il rito abbreviato mentre per altri due è stato chiesto l'accesso al programma di messa in prova. La sentenza è attesa per il 1° marzo. La difesa ha già annunciato che in caso di condanna chiederà l'affidamento ai servizi sociali. La vittima, un coetaneo dei suoi aguzzini, si è costituita parte civile ed è assistita dall'avvocato Roberto Grittini. La banda era stata arrestata dai carabinieri a marzo dello scorso anno. Tutti i ragazzi, dopo un periodo di carcerazione, sono stati inviati in comunità protette dove hanno intrapreso un percorso di recupero.
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