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06 Luglio 2018 - 16:28
Il giudice monocratico del Tribunale di Milano l'ha condannata a 900 euro di multa e 9 mila euro di risarcimento ad Alberto Stasi per diffamazione aggravata. Si è chiuso questa mattina a Milano il processo nei confronti di Maria Grazia Montani, 51 anni, imputata per gli insulti rivolti a Stasi, che sta scontando una condanna a 16 anni per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, attraverso la pagina Facebook della quale era amministratrice. Il giudice della decima sezione penale del Tribunale ha invece assolto la donna da reato di minacce in quanto ha trovato un accordo con la parte offesa alla quale ha già versato 6 mila euro. Il caso risale al periodo compreso tra il 2011 ed il 2013 quando lo stesso Stasi aveva raccontato in aula di essere stato pedinato e poi fatto segno di insulti sul social network. L'ex studente della Bocconi aveva raccontato anche di essere stato pedinato e fotografato dalla donna che lo aveva atteso per tutto il giorno in un parcheggio della periferia di Milano. Il difensore dell'imputata, l'avvocato Andriano Bazzoni, nel chiedere l'assoluzione della sua assistita, ha detto che il suo «è stato un atteggiamento infantile, ingenuo, Lei riteneva di avere un dono e di riuscire a parlare con Chiara Poggi, non credeva di commettere un reato».
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