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18 Settembre 2018 - 23:53
Sono stati momenti di tensione quelli che si sono vissuti questa notte nel carcere vigevanese dei Piccolini dove un detenuto marocchino ha dapprima incendiato la sua cella e poi ha tentato di aggredire un agente della polizia penitenziaria. Solo l'intervento dei colleghi, guidati dal comandante e dal preposto, ha evitato conseguenze più rilevanti. L'extracomunitario poi, condotto in isolamento, ha trovato appoggio da un connazionale per proseguire nella protesta. "Uno dei due detenuti - racconta Pierpaolo Minetola, sindacalista della polizia penitenziaria, di stanza nel carcere di Vigevano - ha iniziato a battere la testa contro il muro e a procurarsi dei tagli per il quali è stato necessario il trasporto al Pronto soccorso. Proprio in quel momento sono state ritrovate delle lamette che erano state nascoste per essere utilizzate contro il personale, che sono state sequestrate". "Gli eventi critici sono ormai all'ordine del giorno - osserva Gian Luigi Madonia, segretario regionale del sindacato - La percezione di pericolo del personale è in aumento così come il senso di abbandono rispetto alla politica. E' necessario un intervento per avviare uno studio sul problema e per attuare le contromisure prima che si registrino episodi tragici".
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