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26 Ottobre 2018 - 11:22
Ad aprile era stata aperta un'indagine contro ignoti in seguito al ritrovamento, nel giardino della Cavallerizza del Castello, di circa mezzo etto di sostanze stupefacenti, marijuana e hashish. Alcuni dei giovani presenti erano stati identificati e segnalati come consumatori. Ne è seguita un'attività investigativa complessa, che ieri (giovedì) ha portato all'arresto di una persona e alla denuncia di altre tre per spaccio. Alcuni dei testimoni ascoltati avevano segnalato che una delle ragazze identificate ad aprile aveva nella borsa una pistola. La Procura ha emesso un decreto di perquisizione per la ricerca dell'arma: la ragazza, una ventenne che risultava residente a Parona, è stata rintracciata in una cascina diroccata alla frazione Cattanea, dove si è trasferita con la famiglia in seguito al pignoramento dell'abitazione da parte della banca. L'arma non è stata ritrovata, ma la ragazza ha raccontato agli agenti che in realtà si trattava di una pistola giocattolo. Durante la perquisizione il cane antidroga ha individuato 5 involucri di marijuana, complessivamente circa 3 grammi, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Dal cellulare della giovane, gli agenti sono poi risaliti ai suoi fornitori. Il primo è un 25enne di Mortara, sul cui telefono sono stati trovati i messaggi dell'attività di spaccio: è stato denunciato a piede libero. Il secondo è un ventenne di Vigevano, che vive nell'abitazione del nonno; quest'ultimo ha riferito agli agenti che il ragazzo era fuori città per alcuni giorni. La casa è stata perquisita: il cane antidroga ha segnalato la presenza di sostanza stupefacente in diversi punti della camera da letto dello zio del giovane, ad esempio nelle scarpe e nell'armadio. Complessivamente, sono state recuperati 6 involucri e un panetto – circa 2 etti di marijuana – e 300 euro in contanti, oltre a un bilancino di precisione e altro materiale. Lo zio del ragazzo – M.A. 32enne con precedenti – è stato arrestato e processato per direttissima questa mattina a Pavia: il giudice ha convalidato l'arresto. Chiesti i termini di difesa, il provvedimento è stato rinviato a gennaio e il 32enne è a piede libero. Il sospetto degli inquirenti è che zio e nipote avessero messo in piedi un giro di spaccio: il nipote riforniva i ragazzi, M.A. gli adulti.
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