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ambiente e criminalità
07 Ottobre 2019 - 09:53
Immagine di repertorio
I rifiuti finivano in capannoni abbandonati del Nord Italia o interrati in Calabria.
Questa mattina (lunedì) i carabinieri forestali dei gruppi di Milano, Lodi, Pavia, Torino, Napoli, Reggio Calabria e Catanzaro, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Milano nei confronti di 11 persone, tutte italiane, alcuni operanti nel settore dei rifiuti, ritenute appartenenti a un sodalizio criminoso dedito al traffico illecito di rifiuti e responsabili del riempimento di numerosi capannoni abbandonati nel Nord Italia e di tombamento dei rifiuti in una cava dismessa in Calabria. Le indagini, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano – e prosecuzione dell’pperazione “Fire Starter” che nell’ottobre del 2018 aveva portato all’arresto di 6 soggetti responsabili del traffico di rifiuti e del rogo del capannone di Corteolona (PV) – hanno permesso di evidenziare dinamiche di più ampia portata individuando un’organizzazione criminale, capeggiata da soggetti di origine calabrese, tutti con numerosi precedenti penali, i quali, attraverso una struttura composta da impianti autorizzati e complici, trasportatori compiacenti, società fittizie intestate a prestanome e documentazione falsa, gestivano un ingente traffico di rifiuti urbani ed industriali provenienti da impianti campani e finivano in capannoni abbandonati del Nord Italia o interrati in Calabria.
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