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IL BILANCIO DELL' ATTIVITA' IN LOMBARDIA

Carabinieri forestali: in un anno 1.256 denunce

La soddisfazione del generale Simonetta De Guz, comandante della Regione

Umberto Zanichelli

Email:

umberto.zanichelli@ievve.com

09 Febbraio 2022 - 12:33

Carabinieri forestali: in un anno 1.256 denunce

Un sopralluogo effettuato dai carabinieri forestali

Un bilancio importante che evidenzia gli aspetti poliedrici del lavoro di ogni giorno. E' stato presentato questa mattina a Milano il quadro dell'attività 2021 dei carabinieri forestali della Regione Lombardia, guidato dal generale di brigata Simonetta De Guz, che non ha mancato di sottolineare anche l'importante impegno dei suoi militari nell'ambito della Protezione civile con gli interventi di soccorso nelle aree montane e dell'educazione ambientale con numerose iniziative che hanno coinvolto le scuole e i cittadini.

Un controllo effettuato in Lombardia nel corso dell'ultimo anno

Nel dettaglio nel corso degli ultimi dodici mesi i controlli sono stati 36.047 e le persone identificate 13.698: il numero dei reati e delle denunce è in crescita seguendo un trend consolidato nell'ultimo quadriennio. Le denunce in particolare sono state 1.256 e i reati hanno riguardato principalmente la tutela della fauna (26%), le discariche e i rifiuti (25%), la tutela del territorio (17%), gli incendi boschivi (11%) e l'inquinamento (4%). I sequestri penali sono stati 488, gli arresti 11 di cui 9 nel settore discariche e rifiuti. Gli illeciti amministrativi sono stati 2.624, 2,584 le persone sanzionate per un importo complessivo di poco inferiore ai 9 milioni e mezzo di euro.

Nel 2021 sono state concluse importanti indagini sul fronte della gestione dei rifiuti e delle discariche

Nel 2021 infine, sono state completate alcune importanti indagini nell'ambito della gestione dei rifiuti e delle discariche che ha portato a 6 arresti in provincia di Pavia e in provincia di Brescia al sequestro preventivo di una società che operava nel settore del recupero dei fanghi di depurazione per un valore di 12 milioni di euro e di un'area di 30 mila metri quadrati all'interno del sito di interesse nazionale "Brescia-Caffaro".

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