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Sara, trovata morta nel cantiere: una vita avvolta dal mistero

Tante le domande a cui dovranno dare una risposta le indagini

Umberto Zanichelli

Email:

umberto.zanichelli@ievve.com

11 Febbraio 2022 - 19:29

Sara, trovata morta nel cantiere: una vita avvolta dal mistero

I carabinieri durante i rilievi sul luogo del ritrovamento del cadavere

Una vita avvolta dal mistero. E il mistero ammanta anche la sua morte. Ci sono molti aspetti dell'esistenza di Sara Lemlem Ahmed, 40 anni, la donna olandese di origine eritrea trovata morta in una palazzina diroccata in via Giordano, che non sono ancora chiari. La sua vita prima dell'arrivo in Italia al seguito dell'ultimo compagno, Corrado Mannato, 49 anni, ad esempio: nei suoi racconti aveva rivelato di avere una sorella che vive negli Stati Uniti e con la quale aveva troncato i rapporti da tempo, della quale però nessuno ha traccia, così come dei presunti amici lasciati nella terra dei tulipani. Aveva raccontato di avere due lauree, una in ingegneria civile ed una seconda in scienze sociali ed un lavoro di cui non era soddisfatta, tanto da non esitare a seguire il compagno quando quest'ultimo, che viveva a Bruxelles, aveva deciso di rientrare in Italia. Qui però la sua vita non aveva preso la piega che avrebbe desiderato: l'avvento del Covid-19 le aveva precluso la possibilità di trovare un lavoro, resa ancora più difficile dalla scarsa dimestichezza con l'italiano. Poi la depressione e una vita nella quale non si riconosceva.

La palazzina di via Giordano dove è stato ritrovato il cadavere della donna

LE IPOTESI

E tanti sono anche i misteri che ruotano attorno alla sua morte. Solo l'autopsia, programmata per l'inizio della prossima settimana, fornirà risposte certe su tempi e modalità del decesso. E consentirà di ricostruire cosa è accaduto dalla notte della scomparsa, lo scorso 4 dicembre. Sara si era allontanata senza denaro, senza documenti e senza telefonino. Quel cellulare che forse potrebbe contenere risposte a qualche interrogativo. Se il decesso fosse avvenuto nelle ore successive occorrerebbe capire perché la donna ha raggiunto quella palazzina diroccata, distante 750 metri da casa sua e per quale ragione. Forse cercava solo un riparo per la notte. O forse aveva un appuntamento con qualcuno. E lì avrebbe vissuto le sue ultime ore, vittima di una aggressione o di un incidente. Ma la morte potrebbe essere stata causata da un gesto volontario.

Il corpo di Sara Lemlem Ahmed era a meno di un chilometro dalla sua abitazione

Se invece si dovesse accertare che la morte è successiva al momento della scomparsa si dovrebbe capire dove ha trascorso quel lasso di tempo nel quale nessuno, nemmeno le telecamere della zona, erano riuscite a intercettarla. E ci si dovrebbe comunque spiegare perché è entrata in quello scheletro di edificio, da tempo rifugio degli sbandati.

Tutte ipotesi sulle quali stanno lavorando i carabinieri del Reparto operativo di Pavia, guidati dal tenente colonnello Salvatore Malvaso. Al momento non è stata esclusa alcuna ipotesi.

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