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Milano

Cuccioli venduti prima dei 60 giorni di vita e altre violazioni: 27 mila euro di multa a due allevamenti di cani

I controlli del nucleo Cites dei carabinieri forestali a due strutture, che gestivano maltesi e chihuahua

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

26 Febbraio 2022 - 14:04

Cuccioli venduti prima dei 60 giorni di vita e altre violazioni: 27 mila euro di multa a due allevamenti di cani

Cuccioli separati dalle madri prima dello svezzamento e venduti prima dei 60 giorni di vita, come vuole la legge, e mancata iscrizione all'anagrafe canina entro i termini stabiliti. Così due allevamenti di cani di razza della città metropolitana di Milano, dopo i controlli del nucleo Cites dei carabinieri forestali, sono stati sanzionati in modo pesantissimo.

Per il primo allevamento di cani di razza maltese, sono state elevate 23 sanzioni amministrative per un controvalore di 11.600 euro. Per un secondo, di cani di razza chihuahua, sono state 16 le violazioni contestate per un controvalore totale di 16 mila euro. Totale, 27.600 euro. Non sono state riscontrate, comunque, condizioni di evidente maltrattamento sugli animali.

A febbraio il nucleo Cites ha avviato una campagna di controllo su allevamenti di cani di razza. L’attività è stata finalizzata all’accertamento dell’idoneità degli allevamenti e, soprattutto, al mantenimento di adeguati standard di benessere animale. Sono stati quattro gli allevamenti controllati nell’ambito della Città Metropolitana di Milano. Su due sono state riscontrate violazioni alla normativa regionale di riferimento. In particolare, è stata accertata l’avvenuta vendita di cuccioli di cane prima del decorso dei sessanta giorni imposti dalla legge e la mancata iscrizione dei cuccioli stessi all’anagrafe canina entro i quindici giorni dall’inizio del possesso. Si tratta di norme che la legislazione regionale ha introdotto al fine di salvaguardare il benessere animale e garantire la piena tracciabilità di origine degli esemplari.

Un carabiniere del nucleo Cites in una foto di repertorio

Il decorso dei sessanta giorni dalla nascita prima della vendita è condizione necessaria per assicurare lo svezzamento dei cuccioli. Ove non fosse completato appieno il periodo necessario all’allattamento naturale e della prima crescita, gli esemplari, oltre a soffrire lo stress di una separazione troppo prematura dalla madre, rischiano anche di sviluppare deficit accrescitivi e la piena formazione del sistema immunitario. L’iscrizione all’anagrafe canina, invece, è un obbligo estremamente importante al fine di assicurare la piena tracciabilità degli esemplari, dalla nascita alla vendita finale, ed evitare di alimentare, anche inconsapevolmente, violazioni sottostanti più gravi.

«L’auspicio, con tali controlli - si legge nella nota dei carabinieri forestali - è quello di prevenire ogni forma di possibile maltrattamento e violazione al benessere animale. Nel contempo, è opportuno sensibilizzare i cittadini ad avere sempre un occhio attento nell’acquisto dei cuccioli di animale domestico. Il pieno rispetto delle normative di riferimento è condizione essenziale per evitare sofferenze inutili agli animali o danni alla loro salute. I carabinieri forestali, forti anche delle proprie unità specializzate nei controlli del benessere animale quali sono i nuclei Cites, proseguiranno nella campagna di controllo di allevamenti e sui possessori di animali, al fine di prevenire ogni possibile violazione al loro benessere».

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