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MILANO

Ipotesi di truffa all'Inps: la Guardia di Fiananza sequestra 500 mila euro a diverse organizzazioni sindacali

Si sarebbe concretizzata con lo strumento della aspettativa sindacale non retribuita

Umberto Zanichelli

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umberto.zanichelli@ievve.com

21 Aprile 2022 - 16:07

Ipotesi di truffa all'Inps: la Guardia di Fiananza sequestra 500 mila euro a diverse organizzazioni sindacali

L'indagine è condotta dalla Guardia di Finanza di Milano

La Guardia di Finanza di Milano ha eseguito il sequestro preventivo di 500 mila euro nei confronti di alcune sigle sindacali. L'ipotesi di reato, per la quale sono in corso le indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, è quella di una truffa ai danni dell'Inps e sarebbe stata posta in essere attraverso l'indebita fruizione di aspettative sindacali non retribuite.

L'indagine è condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano

L'istituto, previsto dallo Statuto dei Lavoratori, riconosce al lavoratore che è stato eletto con una carica sindacale, di poter essere collocato in aspettativa non retribuita percependo la sola retribuzione da parte del sindacato e beneficiando della contestuale contribuzione figurativa. In altre parole il lavoratore si vede riconoscere dall'Inps i contributi maturati ai fini della pensione senza che né il datore di lavoro né il sindacato abbiano effettuato versamenti in denaro. La condizioni per cui tale beneficio sia riconosciuto che il lavoratore-sindacalista abbia prestato lavoro presso il datore “distaccante” per almeno sei mesi.

L'attività investigativa è ancora in corso

Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle e dai funzionari dell'Inps avrebbero messo inevidenza la situazione di numerosi sindacalisti che, lavorando in via esclusiva presso le associazioni sindacali, sarrebbe stati formalmente assunti da società compiacenti, senza avervi mai lavorato effettivamente, al solo scopo di conseguire lo sgravio contributivo. La stessa indagine, nel dicembre scorso, aveva portato ad un analogo provvedimento di sequestro di 600 mila euro.

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