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Le indagini della Guardia di finanza
11 Ottobre 2022 - 09:28
Immagine di repertorio
Costringevano i dipendenti a lavorare su turni dalle 10 alle 15 ore, senza pause e senza giornate di riposo, con paghe irrisorie, molto al di sotto della soglia fissata dai contratti collettivi nazionali di categoria. La Guardia di finanza di Pavia ha eseguito tre misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre amministratori cinesi di altrettante ditte che operano nel settore calzaturiero a Vigevano. I tre caporali, durante i controlli statali, si presentavano come collaboratori familiari, fingendo in alcuni casi di non comprendere la lingua italiana. Ma, in base agli elementi raccolti dai finanzieri, erano loro i veri amministratori delle fabbriche.
Nel corso delle attività di indagine, i finanzieri si sono serviti anche di telecamere nascoste posizionate all'interno degli stabilimenti.
Le indagini – dirette dalla Procura di Pavia e svolte dai militari del gruppo di Pavia e dalla Compagnia di Vigevano – hanno permesso di accertare, anche con l'utilizzo di telecamere nascoste all'interno degli opifici, le precarie condizioni igienico sanitarie in cui lavoravano ed erano costretti a vivere gli operai – anche loro di origine cinese – senza riscaldamento e senza letti adeguati. «Le tre ditte – fa sapere la Procura – al fine di impedire o rendere meno agevoli i controlli delle autorità cambiavano spesso denominazione, titolare (inserendo spesso soggetti irreperibili), ragione sociale e partita Iva. Di fatto, però, nulla veniva modificato all'interno degli opifici, i luoghi d'esercizio rimanevano, invariati e le produzioni continuavano senza soluzione di continuità».
Notizia in aggiornamento
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