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Morto nei boschi, la replica di Areu: «Soccorsi allertati in meno di un minuto»

Dopo i dubbi avanzati dai familiari

Umberto Zanichelli

Email:

umberto.zanichelli@ievve.com

29 Novembre 2022 - 16:34

Morto nei boschi, la replica di Areu: «Soccorsi allertati in meno di un minuto»

Sulla vicenda è arrivata la replica di Areu

La richiesta di soccorso è stata gestita con la tempistica standard. Replica così Areu, l'Agenzia regionale di emergenza e urgenza, ai dubbi sollevati dal fratello di Marco Padovan, morto lo scorso anno a 47 anni, a causa di un malore che lo aveva colto mentre si trovava nel Parco del Ticino. A trovare il "runner" era stato un pilota inglese che, al fratello dell'uomo, ha raccontato di avere avuto difficoltà a comunicare perché, dall'altro capo nel telefono, nessuno parlava inglese.

Marco Padovan aveva 47 anni

«Alle ore 14.23 del 20 novembre 2021, la Centrale Unica di Risposta (Cur) 112 di Milano ha ricevuto una chiamata effettuata da telefono cellulare proveniente da una zona con copertura limitata della rete telefonica - si legge nella nota diffusa da Areu -  L’operatore della Cur ha risposto alla chiamata in 10 secondi e poiché l’utente parlava in lingua inglese, come previsto in questi casi, ha attivato il Servizio di Interpretariato Telefonico (Sit), di cui è dotata ogni centrale operativa di Areu (Cur 112, Sale Operative Regionale Emergenza Urgenza 118, Numero Unico per la Continuità Assistenziale 116117). Il Servizio di Interpretariato Telefonico permette l’immediato ingaggio, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, di un interprete per 23 lingue diverse, che rimane costantemente in linea con l’utente e l’operatore di centrale durante la gestione della chiamata, traducendo istantaneamente la conversazione in corso. Dopo 35 secondi dall’attivazione - prosegue la nota - l’interprete del Sit che parla inglese si è collegato con l’operatore 112 e l’utente, la chiamata è stata quindi trasferita all’emergenza sanitaria. Con il supporto dell’interprete sono stati acquisiti le coordinate Gps della posizione dell’utente e ulteriori informazioni utili alla gestione dell’intervento. La conversazione si è svolta con inevitabili difficoltà dovute sia alla scarsa qualità del segnale telefonico sia alle caratteristiche morfologiche dell’evento, un’area in aperta campagna con pochi riferimenti da poter utilizzare per la localizzazione della richiesta. Nel novembre del 2021 infatti non era ancora disponibile la tecnologia AML (Advanced Mobile Location), attivata a partire da quest'anno, che invia in automatico alla Cur 112 l’esatta localizzazione del telefono cellulare dal quale si sta effettuando la chiamata di emergenza. A seguito della localizzazione e delle informazioni riportate dall’utente - conclude la nota - sono stati inviati sul posto un’ambulanza e un mezzo di soccorso avanzato con a bordo il personale sanitario».

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