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animali a rischio estinzione

Sequestrato pianoforte a coda con tasti in avorio di provenienza illegale

Gli accertamenti del Nucleo carabinieri Cites di Pavia. Lo strumento musicale stava per essere spedito all'estero

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

06 Dicembre 2022 - 17:02

Sequestrato pianoforte a coda con tasti in avorio: stava per essere spedito all'estero

Il pianoforte a coda sequestrato in provincia di Milano

I carabinieri del Nucleo CITES di Pavia hanno recuperato un pianoforte a coda, del valore di oltre 50mila euro, realizzato con tasti in avorio provenienti da esemplari della specie Loxodonta africana – l'elefante africano di savana – animale a rischio estinzione. Lo strumento musicale, oggetto di una serie di passaggi commerciali che sarebbero avvenuti senza la necessaria documentazione, è stato sequestrato dai militari dell'Arma il 15 novembre presso una ditta di traslochi milanese specializzata in spedizioni internazionali di opere d’arte.

Gli accertamenti sono stati effettuati dal Nucleo Carabinieri CITES di Pavia, in collaborazione con i colleghi del Nucleo CITES di Bergamo e del Servizio CITES della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige. Si è scoperto che il pianoforte, realizzato nel 1983 in Germania, era stato venduto nel mese di ottobre da un cittadino residente a Bolzano a un musicista residente in Italia. La compravendita era avvenuta con l’intermediazione di un rivenditore lombardo senza il necessario certificato CITES (Convention on International Trade of Endangered Species, la convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione) per scopi commerciali, documento previsto dalla legge per tutelare le specie che rischiano di scomparire. L’acquirente aveva poi affidato il pianoforte ad una società di spedizioni internazionali con sede in provincia di Milano per trasferirlo all’estero.

I vari soggetti coinvolti nella vendita sono stati denunciati, in stato di libertà, per violazione dell'articolo 1 della legge 150/1992 (è la legge che disciplina i reati relativi all'applicazione in Italia della convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione) che prevede l'arresto da sei mesi a due anni e l'ammenda da 15mila a 150mila euro. Il sequestro penale del pianoforte è stato convalidato dall’autorità giudiziaria; lo strumento sarà poi confiscato. Il fascicolo penale è stato trasmesso per competenza territoriale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia.

«La specie Loxodonta africana – spiegano i carabinieri – è infatti inserita in Appendice I della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Flora e Fauna minacciate di estinzione (CITES) nonché in Allegato A del Reg. (CE) 338/1997 e s.m.i. (Regolamento di base), che vietano la commercializzazione di “specimen” (parte di animale o un prodotto derivato appartenente a tale specie) in quanto lo sfruttamento economico rappresenta una grave minaccia per la sopravvivenza della specie. A tale divieto è prevista l’applicazione di alcune deroghe, normate dallo stesso Regolamento europeo, che devono essere oggetto di approfondita valutazione da parte del competente Ufficio CITES al fine di scongiurare la provenienza illegale dell’avorio che rimane al centro di intensi traffici commerciali a livello internazionale. Una volta verificata la sua origine legale nonché la titolarità alla sua detenzione, l’Ufficio CITES può rilasciare la prescritta documentazione, mediante un “certificato CITES per scopi commerciali” che ne autorizza eventuali scambi».



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