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Passaporto, sei mesi per l’appuntamento: tempistiche allungate dopo il blocco del Covid e per la Brexit

In provincia di Pavia, nel 2022, già rilasciati 17.500 documenti di viaggio. Tanti li avevano lasciati scadere durante la pandemia

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

27 Dicembre 2022 - 10:40

Passaporto, sei mesi per l’appuntamento: tempistiche allungate notevolmente dopo il blocco del Covid e per la Brexit

Se prima del Covid il passaporto si poteva ottenere in quindici giorni, chi fa richiesta oggi deve sapere che l’attesa per ottenere l’appuntamento è in media di sei mesi. Sono le tempistiche non solo in provincia di Pavia, ma sull’intero territorio nazionale. A determinarle sono state essenzialmente due fattori: il sopraggiungere della pandemia, che ha di fatto congelato per oltre due anni i rinnovi dei documenti scaduti, e la Brexit. Prima dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, infatti, bastava un documento di identità valido per l’espatrio. Mentre oggi un italiano che, ad esempio, volesse prenotare un volo per passare il Capodanno a Londra, deve essere già in possesso di un passaporto valido se vuole partire.

LE CAUSE


Coronavirus e Brexit hanno così concorso a registrare negli ultimi mesi un numero straordinario di prenotazioni per l’ottenimento del documento, prenotazioni che in Provincia viaggiano attualmente al ritmo di 200-250 domande al giorno. «Prima e durante il Covid – spiega il dottor Fabio D’Amore, primo dirigente della divisione Polizia amministrativa e sicurezza della Questura di Pavia, da cui dipende l’ufficio passaporti – i tempi di rilascio del documento erano brevissimi. Il problema si è creato perché per due anni e mezzo i passaporti in scadenza non sono stati rinnovati e, quando si è potuto tornare a viaggiare, abbiamo ricevuto di colpo migliaia di richieste. La Brexit ha poi inciso in modo significativo: le persone che viaggiano nel Regno Unito per studio o per lavoro rappresentano una percentuale importante anche nella nostra Provincia. Si pensi che circa la metà delle urgenze che trattiamo hanno come destinazione la Gran Bretagna».

I NUMERI

I numeri forniti dall’ufficio passaporti di Pavia sono esplicativi: nel 2019, ultimo anno pre-pandemia, sul territorio provinciale sono stati rilasciati circa 15mila documenti di viaggio. Nel 2020 si sono più che dimezzati, circa 6mila, e nel 2021 sono stati 9mila. Quest’anno sono stati rilasciati 17.500 passaporti (dato aggiornato al 15 dicembre). Secondo le stime, tra il 2020 e il 2021, si sono accumulati 15mila passaporti che andavano a scadenza naturale (attualmente, la legge prevede che il passaporto scaduto venga rifatto ex novo), a cui bisogna aggiungere quelli dell’anno in corso e quelli richiesti per i viaggi nel Regno Unito. A livello nazionale, infatti, il 17,5% dei voli in partenza dal nostro Paese è verso città della Gran Bretagna; i dati Enac sul traffico aereo dei passeggeri per il Regno Unito dai tre scali lombardi, riferiti al 2018, parlano di quasi 4 milioni di persone, 3.928.625 per la precisione.

LE MISURE


Le misure adottate dalla Questura di Pavia hanno permesso in questi mesi di soddisfare in tempi molto stretti le richieste dei cittadini: sia quelle per motivi d’urgenza – essenzialmente per questioni di salute, studio, lavoro –, sia quelle più legate a questioni personali (ad esempio, la partecipazione a un matrimonio o a un funerale). Attraverso una riorganizzazione generale, con aperture straordinarie programmate anche nei fine settimana, è stato rilasciato il passaporto a chi aveva l’esigenza di partire per le vacanze; nel periodo estivo, quando davanti agli uffici si sono registrate giornate con code lunghissime, sono state processate centinaia di richieste anche per i viaggi studio nel Regno Unito. Un lavoro immane, che è stato gestito grazie all’impegno in prima persona degli addetti (c’è pure chi, in questi mesi, ha rinunciato alle ferie) e al potenziamento dell’organico nei momenti più critici; si consideri che, oltre alla pianificazione degli appuntamenti elettronici, va smaltita quotidianamente una mole rilevante di richieste che arrivano via mail. L’onda lunga non è però ancora passata, gli appuntamenti fissati da qui fino a giugno sono infatti circa 7-8mila.

LE INDICAZIONI


È quindi importante programmare, muovendosi per tempo, e fissare una prenotazione con largo anticipo, così da avere il documento già pronto in caso di bisogno. Attualmente, chi ha esigenze particolari può presentarsi ogni martedì pomeriggio, dalle ore 14, allo sportello dell’ufficio passaporti in Questura a Pavia; perché la pratica venga accolta in via d’urgenza, occorre aver già effettuato una prenotazione sul portale on line (passaportonline.poliziadistato.it) ed essere in grado di motivare la propria esigenza (per i viaggi, occorre avere una prenotazione).

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