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Le proteste dei pendolari

Lo sciopero a Milano blocca i trasporti. Disagi e caos per migliaia di lomellini

È stata una giornata difficilissima per spostarsi a Milano

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

27 Gennaio 2023 - 21:42

Lo sciopero a Milano blocca i trasporti. Disagi e caos per migliaia di lomellini

La metropolitana di Porta Garibaldi

Giornata da incubo per migliaia di lomellini che hanno dovuto recarsi a Milano oggi, venerdì 27 gennaio. Viaggi in metropolitana con treni superaffollati e ritardi nelle ore di attività. Il motivo è stato uno sciopero indetto dal sindacato “Al Cobas” che ha avuto pesanti conseguenze su tutte le linee. Lo sciopero è in corso fino al termine del servizio. La foto, inviata da un nostro lettore, si riferisce alla partenza di un treno della Metropolitana alla stazione di Porta Garibaldi, oggi pomeriggio, con i viaggiatori che tentavano di salire sul treno anche se all’interno erano già tutti «stipati come acciughe». Comportamenti di questo tipo hanno impedito di chiudere le porte. «E non c’era nessun controllo». Di conseguenza anche il trasporto su taxi è diventato difficilissimo. 

Ecco la motivazione dello sciopero. È stato indetto «contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo ATM e per la reinternalizzazione dei servizi di TPL in appalto e/o subappalto; contro il progetto “Milano Next”, per la trasformazione di ATM S.p.A. in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità; per la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione  della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti; per la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi; per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale; per l’aumento di €150 netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario». 

 

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