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L'uomo trovato nell'auto carbonizzata

L'appello della comunità islamica: "consegnateci al più presto la salma di Mohamed"

I musulmani di Vigevano del centro culturale Medina pagheranno il rimpatrio in Egitto

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

29 Gennaio 2023 - 13:12

"Fate presto". L'appello, non il primo, della comunità islamica di Vigevano che si riunisce presso il centro culturale Medina di via Rovereto, riguarda le tempistiche del rimpatrio della salma. Si parla di Mohamed Ibrahim, il 44enne di origine egiziana, residente a Cilavegna, trovato morto due settimane fa all'interno della sua Audi A3. Il caso è intricato, la dinamica a tinte nerissime: l'uomo è stato prima assassinato con un colpo di pistola, e poi dato alle fiamme in una zona remota di campagna. Le indagini proseguono nel più stretto riserbo, coordinate dai carabinieri.

Mohamed Ibrahim

"Dopo aver avuto la conferma dai carabinieri di Vigevano che il corpo fosse il suo - parla Ibrahim Hussein, portavoce della comunità islamica vigevanese - abbiamo chiesto alla Procura della Repubblica il nulla osta per poter rimpatriare in Egitto ciò che resta della salma. Ancora non lo abbiamo ottenuto. La nostra è una richiesta col cuore in mano. Fate presto, permetteteci di far sì che una mamma e una sorella possano piangere il loro congiunto e garantirgli una degna sepoltura". Gli islamici vigevanesi si augurano, come tutti, che venga "fatta chiarezza sull'esatta dinamica" che ha portato alla morte di Ibrahim Mohamed. Descritto come un uomo educato, che frequentava il centro dandosi molto da fare, e soprattutto lontano durante la sua esistenza da dinamiche di malavita, potrebbe essersi infilato in un brutto giro.

I rappresentanti della comunità islamica di Vigevano: al centro, coi pantaloni bianchi, il portavoce Ibrahim Hussein. Alla sua sinistra lo zio della vittima

Mohamed Ibrahim ha lasciato in Egitto madre e sorella, a Vigevano uno zio (il fratello della madre) e un cugino. Anche questi ultimi stamattina, davanti al centro Medina, si sono uniti alla richiesta di "essere rapidi" coi tempi. Non è la prima volta che la comunità islamica si occupa del rimpatrio al Paese d'origine della salma di un deceduto in Italia. Per questo motivo hanno creato un fondo ad hoc.

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