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Le indagini proseguono
10 Febbraio 2023 - 16:48
La casa di Cassolnovo sequestrata
Quando sembrava che le indagini sull'omicidio di Ibrahim Mohamed, 43 anni, residente a Cilavegna, conducessero a un vicolo cieco ecco che questa mattina, venerdì, i carabinieri del Nucleo operativo provinciale con i colleghi delle investigazioni scientifiche hanno ispezionato e passato al setaccio una casa di Cassolnovo che poi è stata sequestrata. Significa che l'immobile ha qualcosa da raccontare ed è stato parte della vita del cittadino egiziano trovato carbonizzato a bordo della propria Audi A3 il 14 gennaio in una zona di campagna molto isolata, tra la frazione Morsella e il territorio del Comune di Gambolò.
I sigilli dei carabinieri e Ibrahim Mohamed
La casa è un immobile in costruzione, non terminato. Si trova sulla circonvallazione del Comune di Cassolnovo e nelle sue pertinenze ci sono un terreno, un prato sul davanti, e una zona magazzino. I carabinieri sono arrivati qui dopo le indagini che non hanno mai interrotto. La stretta riservatezza che è stata chiesta sul caso non ha purtroppo permesso di capire i passaggi che in questi ultimi giorni hanno consentito di individuare l'immobile. Qui Ibrahim Mohamed avrebbe abitato occasionalmente, era un suo rifugio. E se gli inquirenti stavano cercando del sangue non è escluso che l'ipotesi allo studio sia quella che l'omicidio sia stato commesso qui. Ecco spiegata la ricerca del sangue e anche di altro. Non si può escludere che si possano trovare i bossoli dei proiettili, oppure altro materiale utile a sbrogliare una matassa complicata. All'esterno dell'abitazione, sulla cancellata, c'è la scritta “ciliegie” il che significa che in quest'immobile è stata fatta una vendita di frutta. Potrebbe essere stata proprio in capo a Ibrahim Mohamed. Anche questo non è un particolare trascurabile. Inoltre in una casa che poteva essere stata la sua abitazione di fortuna si potrebbero trovare tracce ben più significative dei rapporti che aveva l'egiziano nei suoi ultimi tempi, prima di incappare in una storia che probabilmente è risultata più grossa e pericolosa del previsto.
L'immobile sequestrato si trova sulla circonvallazione di Cassolnovo
Il corpo era stato trovato il 14 gennaio a bordo della sua Audi A3 completamente carbonizzata. È stato un cacciatore che stava tornando presso la sua abitazione, nella frazione Morsella, a fare la macabra scoperta. L'auto era fredda, quindi era stata bruciata ore prima, o addirittura giorni. I resti trovati all'interno dell'abitacolo - si sarebbe poi scoperto dalle indagini necroscopiche - rivelavano la presenza di un foro nelle ossa provocato da un proiettile. L'uomo, quindi, era stato ammazzato, poi bruciato con un rituale efferato, molto vicino a quello della peggiore criminalità. Ora il sequestro della casa di Cassolnovo potrebbe portare ad una svolta nelle indagini, o almeno a capire il movente del terribile omicidio.
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