Gli inquirenti tornano nella casa di Cassolnovo con i titolari dell'azienda

I carabinieri del Nucleo operativo di Pavia hanno effettuato, oggi, martedì, un altro sopralluogo nella casa sulla circonvallazione di Cassolnovo alla presenza dei titolari dell'azienda agricola che ha sede in quel luogo. L'attività sembrava ormai dismessa, o funzionava saltuariamente. I gestori sarebbero i familiari della ragazza che aveva avuto una relazione anni fa con l'egiziano Ibrahim Mohamed, 43 anni, anch'egli residente a Cilavegna e brutalmente assassinato il 14 gennaio.

O meglio, il suo corpo era stato ritrovato in quella data carbonizzato a bordo della sua Audi A3 in un bosco tra la frazione Morsella di Vigevano e il territorio del Comune di Gambolò. Quando è stata scoperta da un cacciatore, la macchina era già fredda. Quindi l'omicidio potrebbe essere avvenuto anche giorni prima. Oggi gli inquirenti hanno riaperto i sigilli della casa sequestrata e hanno parlato con i due coniugi e venditori ambulanti di Cilavegna. Sui resti carbonizzati di Ibrahim Mohamed gli esami necroscopici hanno rinvenuto dei fori provocati da alcuni proiettili. E nella casa sequestrata a Cassolnovo potrebbero esserci i riscontri necessari a confermare che Ibrahim è stato ucciso qui. Ultimamente l'egiziano usava questo immobile anche come abitazione.