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il delitto
23 Febbraio 2023 - 12:59
Nuovi indagati nell'inchiesta sull'omicidio di Mohamed Ibrahim Mansour, l'egiziano di 43 anni ucciso nella serata dell'11 gennaio, all'interno del capannone di Cassolnovo in cui lavorava e dimorava, con tre colpi di fucile e uno di pistola. Il suo cadavere era poi stato trovato carbonizzato all'interno della sua auto nelle campagne attorno alla frazione Morsella.
Sotto inchiesta, come riportano oggi alcuni quotidiani e l'Ansa, sono finiti anche i genitori di Massimo e Claudio Rondinelli, i due fratelli arrestati martedì dai carabinieri insieme a Luigi d'Alessandro, compagno di una loro sorella. Al momento, però, non è stata resa nota l'ipotesi di reato a loro carico. Le indagini per cercare di capire che ruolo possano eventualmente aver avuto nel delitto sono ancora in corso.
Massimo e Claudio Rondinelli e Luigi d'Alessandro sono accusati di aver teso un agguato al 43enne egiziano, padre di una figlia nata dalla relazione con la sorella più giovane dei Rondinelli. Il movente del delitto non è ancora del tutto chiaro. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura, sarebbe riconducibile a «dinamiche familiari», documentate attraverso intercettazioni e analisi dei dati di traffico telefonico. Pare che il 44enne volesse riavere con sé la figlia, attualmente in affidamento a una famiglia, e che per questo avesse chiesto la gestione di alcuni terreni della famiglia Rondinelli, in modo da riuscire a dimostrare di possedere le garanzie economiche necessarie per occuparsi della bambina.
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