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la testimonianza
09 Marzo 2023 - 20:28
Nella foto, la porta di ingresso della casa buttata giù dai malviventi. Nel riquadro, l'ex sindaco Ubaldo Zerbinati
Incuranti del fatto che i proprietari fossero in casa, i malviventi hanno sfondato la porta di ingresso e hanno fatto irruzione all'interno. È successo ieri sera (mercoledì 8 marzo), intorno alle 20, in un'abitazione di via Roma, a Pieve Albignola (Pavia). La famiglia stava cenando quando si sono sentite porte di casa che sbattevano e qualcuno che girava per le camere, accendendo le luci. I malviventi sono poi fuggiti via e, fortunatamente, non si sono verificate conseguenze più gravi. Non dovrebbe essere stato rubato nulla di valore, ma è ancora in corso il riordino delle stanze.
Il tentato furto si è verificato a casa dell'imprenditore Ubaldo Zerbinati, ex sindaco del paese, attualmente consigliere comunale ed esponente di Fratelli d'Italia (è stato recentemente candidato anche alle elezioni regionali). Ieri sera era a tavola in compagnia della moglie e della badante. «È stato traumatico – racconta Zerbinati – Ho già subìto diversi furti, sia in casa sia nei mie capannoni, questo dovrebbe essere il 14esimo. Ma nessuno mi aveva mai disturbato così. Mia moglie è disabile, in sedia a rotelle. Mi chiedo cosa sarebbe potuto succedere se non fossi stato in casa. È andata bene perché non c'è stato un contatto fisico, ma episodi come questi fanno male. Ci hanno sconvolto la nostra tranquillità. Sono entrati spadroneggiando, è stato terribile. Si può mettere in conto un furto in casa quando si è via per le vacanze, ma una cosa così proprio no».
«Eravamo a tavola – riferisce Zerbinati – quando abbiamo sentito un boato. Ci hanno buttato giù la porta di ingresso, poi c'è stato il caos. Grida e trambusto. Ho visto di spalle una persona, era vestito di nero. La badante di mia moglie ha detto che le è sembrato di vedere una seconda persona in penombra. Ma anche lei era terrorizzata. Ho chiamato mio figlio e i carabinieri, i quali sono arrivati subito e hanno poi effettuato un controllo in tutta la casa. In quel momento ero talmente agitato che non riuscivo nemmeno a comporre il numero di emergenza sul telefono».
I ladri sono poi fuggiti via, probabilmente dal retro, passando dalle campagne. Le recinzioni degli orti sono state trovate piegate e tagliate. Non è chiaro come siano riusciti a buttare giù la porta; sono però state ritrovate delle viti e delle altre componenti metalliche forzate davanti all'ingresso. «Non è ammissibile che qualcuno – continua Zerbinati – possa violare così l'intimità di una famiglia. Servono leggi più severe, con pene certe nei confronti dei responsabili di episodi del genere».
Le recinzioni degli orti, dietro la casa, sono state piegate dai malviventi durante la fuga
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