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l’indagine

Evasione fiscale milionaria scoperta dalla Guardia di finanza di Pavia

Disposto il sequestro preventivo di beni e denaro per oltre 960mila euro nei confronti di una società di costruzioni bresciana

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

20 Marzo 2023 - 14:19

Evasione fiscale milionaria scoperta dalla Guardia di finanza di Pavia

Immagine di repertorio

Un’evasione dell’Iva da quasi un milione di euro. È quella scoperta dai militari della Guardia di finanza di Pavia che hanno eseguito, su mandato della Procura, un sequestro preventivo di denaro contante, immobili e autoveicoli – complessivamente beni per 960mila euro circa – nelle disponibilità di una società a responsabilità limitata della provincia di Brescia, che opera nel settore della costruzione di edifici, e del suo amministratore. L’attività investigativa ha portato alla luce un sistema fraudolento finalizzato a evadere sistematicamente il Fisco, attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture false, e l’indebita compensazione di crediti Iva inesistenti.


Le Fiamme Gialle hanno inoltre scoperto una società, sempre una Srl, con sede a Pavia, che veniva utilizzata come “scatola vuota”, e che sarebbe stata creata solo per emettere le fatture false, come dimostrerebbe l’esigua documentazione contabile analizzata e la ricostruzione dei rapporti commerciali con la società di costruzione  bresciana. Gli amministratori delle due società sono stati entrambi denunciati per emissione e utilizzo di fatture per operazioni inconsistenti; il legale rappresentante della società bresciana è stato segnalato per aver compensato illecitamente crediti Iva «totalmente inesistenti» per 431mila euro circa.


«Al termine degli accertamenti – fanno sapere dalla Procura di Pavia –, è stato constatato come le operazioni commerciali effettuate tra la società con sede a Pavia e quella bresciana negli anni di imposta 2020 e 2021 fossero avvenute attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture false, consentendo quindi un’evasione fiscale milionaria (importo totale dell’imponibile delle fatture emesse 2milioni e 669.380 euro, ed utilizzate 2 milioni e 546.406). Le attività eseguite dal Gruppo della Guardia di finanza hanno consentito dunque di ricostruire un consistente giro d’affari che, attraverso l’indebito risparmio d’imposta, consentiva alla società di costruzioni bresciana di ottenere un ingiusto vantaggio concorrenziale, a discapito delle imprese oneste operanti nel medesimo settore».

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